Il 30 ottobre i “Percorsi d’Italia” ci portano sui Colli Piacentini dell’Azienda Vinicola La Stoppa.

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17 Ottobre – La nostra prossima tappa ci porta in Emilia, terra di concretezza ed allegria, di tradizione e innovazione, di buoni vini ed ottimo cibo che, grazie all’ Azienda Vinicola La Stoppa, potremo gustare nel corso della nostra prossima degustazione di Mercoledì 30 Ottobre.

La Stoppa è un’azienda dal sapore antico, che trasmette sapere e tradizione.

A partire dalla torre medievale che domina gli altri corpi del casolare posti al centro dei 58 ettari di proprietà: sono 30 quelli destinati alla vigna, mentre gli altri sono destinati alle querce secolari, ai castagni e al pascolo.

Nel 1973 la tenuta fu acquistata dalla famiglia Pantaleoni e, attualmente, è Elena Pantaleoni che si occupa della produzione vinicola. La conduzione è portata avanti con la preziosa collaborazione di Giulio Armani, che da trent’anni – la sua prima vendemmia a La Stoppa risale al 1980 – affianca Elena nel lavoro, ma soprattutto nella filosofia produttiva che qui si respira in maniera chiara.

Alcuni dei vini che caratterizzano la produzione dell’Azienda Vinicola La Stoppa: questa volta la nostra degustazione sarà “verticale” ovvero degusteremo, con due vini e caratteristiche diverse, una stessa etichetta, il mitico Macchiona, per terminare, come terzo vino, con un Passito di grande spessore e altrettanta rinomanza, la Vigna del Volta.

In ossequio al nostro consolidato format, la nostra degustazione sarà caratterizzata non solo dai vini ma dai cibi che ai vini si accompagneranno: per questo, gli artefici della serata saranno, oltre al nostro produttore, rappresentato da Raffaele Pantaleoni (nipote di Elena che, purtroppo sarà in viaggio), il nostro bravissimo e comunicativo Sommelier Alessandro, accompagnato ai fornelli dall’immancabile Chef Riccardo che ha studiato con Alessandro e con noi i più opportuni abbinamenti.

Ed ecco i dettagli della nostra serata.

IL MENU’

“Macchiona” – Emilia Rosso IGT

ANNATA 2009 – GRADAZIONE 14,50%

– UVAGGIO: BARBERA 50%, BONARDA 50%

Anticamente l’azienda era divisa in due corpi, uno denominato Stoppa, l’altro Macchiona. Macchiona è il nome di una casa colonica posta in mezzo ai vigneti delle varietà rosse più tradizionali dei Colli Piacentini e di questo vino che ne rispecchia fedelmente le caratteristiche.

Questo vino è frutto di un blend di uve Barbera e Bonarda, che fermentano con soli lieviti indigeni, macerando sulle bucce per 30 giorni. Il vino affina per 12 mesi in botti di rovere di Slavonia e per altri 24 mesi in bottiglia, prima di essere immesso sul mercato.

Il colore è rosso rubino intenso tendente al granata.

Al naso si accompagna con note di ciliegia e fichi secchi, con accenni di caffè e timo.

In bocca si rivela cremoso e raffinato, piacevolmente persistente nel finale.

 

Abbinamento: Erbazzone (Scarpazòun) con Crema al Parmigiano Reggiano.

L’ erbazzone o scarpazzone (in dialetto scarpazòun), è una torta salata la cui ricetta è una tipica specialità gastronomica reggiana. Il nome dialettale deriva dall’usanza delle famiglie contadine di preparare questa torta con il fusto bianco della bieta, la cosiddetta scarpa.

Nasce come pietanza di umile origine contadina, poiché prevedeva l’utilizzo di semplici erbe dell’orto disponibili in vari momenti della stagione che venivano impreziosite dalla pasta ed insaporite dal lardo e dagli aromi. Anticamente veniva cotto in uno stampo rotondo di rame chiamato “al sol”, nel forno del pane, e tutta la comunità reggiana faceva a gara per realizzare il migliore.

Nella nostra versione (più vegetariana) abbiamo introdotto spinaci, erbette e crema di parmigiano reggiano.

 

“Macchiona” – Emilia Rosso IGT

– ANNATA 2006 – GRADAZIONE 14,00 %

– UVAGGIO: BARBERA 50%, BONARDA 50%

Si tratta di un vino più invecchiato del precedente e che quindi aggiunge dei tratti tipici in tutte le sue caratteristiche organolettiche.

Il colore è rosso rubino intenso con riflessi viola.

Al naso, oltre agli accenni di caffè e timo, prevalgono le note del sottobosco, tipicamente pelle e cuoio.

In bocca, il gusto è morbido e raffinato, con una persistenza che, rivela, dopo l’abbinamento al cibo, un’ulteriore rotondità e morbidezza.

 

Abbinamento: Lasagne al Ragù di Fattoria (Manzo, Vitello, Maiale).

Le lasagne sono un piatto tipico della gastronomia dell’Emilia Romagna e, nello specifico, della città di Bologna. Nonostante la paternità di questa ricetta sia Emiliana, le lasagne sono conosciute a tal punto da diventare uno dei simboli della cucina italiana nel mondo e conosce numerose e prelibate varianti.

Dalla preparazione agli ingredienti, questa ricetta è la quintessenza della “ricchezza” della cucina tradizionale emiliana, celebre anche per molte altre ricette di pasta fresca e non solo, basti pensare allo gnocco fritto.

Per preparare una buona lasagna alla Bolognese la cosa fondamentale è la giusta scelta degli ingredienti: per prima cosa la carne, che deve essere rigorosamente mista: di manzo e di maiale per dare sapore alla ricetta, poi la polpa di pomodoro che deve essere di buona qualità, ed infine, ma non per ultime, le lasagne vere e proprie, che devono essere tra le migliori, con la sfoglia porosa adatta a trattenere il condimento per ottenere una consistenza perfetta!

La nostra versione, creativamente denominata “di fattoria” contempla l’uso di carne di manzo, vitello e maiale.

 

“Vigna del Volta” – Vino da Uve Appassite

– ANNATA 2007 – GRADAZIONE 13,00 %

– UVAGGIO: MALVASIA DI CANDIA AROMATICA 100%

Prende il nome dal vigneto, che a sua volta prende il nome dal Signor Volta, il mezzadro che per anni l’ha coltivato.

E’ un vino passito, solare, caldo, con note di albicocca dove sono riassunte tutte le peculiarità della zona e di quel grande vitigno che è la Malvasia di Candia Aromatica.

Il colore è fortemente ambrato e torbato.

Al naso lascia percepire aromatici sentori, che ricordano in particolare i fichi secchi, l’uva passa e i fiori d’arancio oltre che albicocca, miele, frutta candita e datteri.

Al palato è dolce e mielato, caratterizzato da richiami alla frutta tropicale matura e contraddistinto da una persistenza lunga e pura.

 

Abbinamento: Sbrisolona con Crema allo Zabaione.

Sebbene sia un dolce ormai famoso in tutta Italia e presente in tutti i ricettari di tipicità italiane, l’origine della sbrisolona è mantovana ma da qui volentieri importata in Emilia.

I contadini delle terre lombarde preparavano questo piatto già nel XVI secolo come sostanziosa colazione. Gli ingredienti, facilmente reperibili ed economici, erano genuini e nutrienti. Farina bianca, farina di mais, nocciole locali e strutto.

Ma questa ricetta iniziò a cambiare alla corte dei Gonzaga, quando Bartolomeo Stefani, capocuoco del ducato di Mantova, ne modificò le fattezze.

Oggi gli ingredienti sono un po’ più raffinati, soprattutto nelle varianti, anche se alcune ricette si avvicinano all’originale. Nello specifico ciò che accomuna quasi tutte le ricette è la presenza di mandorle e burro, che hanno sostituito nocciole e strutto. Nei ristoranti questo dolce viene spesso “accompagnato” da una salsa o da un liquore, ma anche inzuppato nel vin santo o nel moscato.

Noi lo proponiamo insieme allo zabaione caldo.

Vi  aspettiamo quindi Mercoledì 30 Ottobre, alle ore 20.00, nella nostra consueta cornice dell’ Hotel NH Collection President di Largo Augusto 10 a Milano.

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